Cresce con i nonni, i genitori ai lavori forzati li poteva incontrare ogni tre anni, Yunchen capisce subito cosa significa vivere sotto la potenza cinese se si vuole mantenere la propria identità tibetana. Nel 1989 parte a piedi con altre 60 persone per fuggire via himalaia verso l'India. E' lo stesso anno in cui l'esiliato Dalai Lama riceve il Nobel per la Pace. Sua intenzione, infine esaudita, è incontrarlo. Gira per quattro anni le associazioni indiane di tibetane e le ambasciate straniere finché nel '95 ottiene il visto per l'Austalia. Il primo lavoro Tibetan Prayer si fa notare al punto che arriva alle orecchie di Peter Gabriel. Da lì il volo musicale spicca più in alto, sempre proteso a ricordare ed aiutare gli esuli grazie anche ad una sua fondazione ad hoc.
Lhamo è il nome datole da un Lama, significa Dea della Canzone. La sua voce mi proietta in posti che fisicamente non conosco ma che sento spiritualmente vicini. Usa i suoni e gli strumenti della tradizione fino ad arrivare a collaborazioni come quelle con Annie Lennox o Natalie Merchant.